sabato 23 ottobre 2010

Mele essiccate

Da ragazzina facevo colazione con latte e cereali, poi ho smesso per un secolo (!) e solo da qualche mese ho re-imparato a farla... e mi accorgo di avere più energie, di avere addirittura un umore più stabile!. L'unica cosa che riesco a mandare giù a quell'ora, però, è un semplice porridge di acqua e fiocchi d'avena, niente latte, niente yogurt, non c'è verso.
L'altro giorno ho comprato (a che prezzo!)delle chips di mela e mi è balenata l'idea... insomma al porridge aggiungerò le mele essiccate, poi delle scagliette di cioccolato, poi dell'uva passa... insomma mi sto attrezzando per fare del muesli casalingo!:-)
Riepilogando, oggi ho tenuto il forno acceso per 4 orette più o meno, prima a 60, poi a 100 gradi... giusto perché non volevo più aspettare!
Ed ecco le mie mele essiccate (abbondate, queste sono 4 mele!): basta lavarle, sbucciarle, tagliarle a fettine sottili e metterle in una teglia ricoperta di carta da forno. Poi infornarle, sotto i 100 °C per alcune ore (diciamo 3, ma controllate che non si brucino!)mescolando ogni tanto. Ho deciso che erano pronte quando le ho sentite croccanti all'assaggio e non molli.





Aggiornamento: le ho rifatte non utilizzando il forno bensì il termosifone! Ho preso uno stampo da plum-cake, l'ho rivestito di carta forno e ho messo dentro le fettine di mele. Ho coperto con un tovagliolo di carta e posto sul termosifone (i miei riscaldamenti sono al minimo ma sempre accesi). Dopo 3 giorni (-contando quello 4- ogni tanto le rigiravo un po') eccole essiccate. Forse meno croccanti di quelle al forno ma immensamente più comode ed economiche! Magari lasciandole un giorno in più sarebbero risultate più croccanti, ma si sono asciugate così tanto che temevo di ricavarne un pugnetto e basta! In effetti si sono rimpicciolite molto di più di quelle al forno. Dev'essere per la lenta evaporazione dell'acqua... :(
ad ogni modo buone buone ;)
Ciao! :-)

mercoledì 20 ottobre 2010

Torta salata con i broccoli



Stranamente non vi ho mai detto che delle cose che cucino spesso sono le torte salate. In effetti anche qui sul blog ne ho postata solo una... rimedio subito, vi mostro quella fatta ieri sera per cena: una sfoglia con i broccoli. Buonissima :-)

Ingredienti

1 rotolo di pasta sfoglia o brisè già pronta
mezza cipolla
1 broccolo
formaggio tipo asiago e simili
pangrattato
olio
sale

Procedimento

Bollire il broccolo (pulito e diviso in rametti) per 5 minuti in acqua salata.
Nel frattempo srotolare la sfoglia, metterla in una tortiera, e ricoprirla con la mezza cipolla tagliata a fettine sottili.
Su questa, mettere il broccolo cotto e scolato (non proprio bollente, però, se no si scioglie la sfoglia) poi il formaggio a cubetti e una spolverata di pangrattato.
Ripiegare i margini della sfoglia in modo da incorniciare il tutto e infornare a 200° C per mezz'ora circa. Voilat!


PS nella torta in foto, ho aggiunto anche qualche funghetto :)

martedì 19 ottobre 2010

Torta vegana di okara!

Strepitosa! Vi uccide di calorie ma è deliziosa! La cucina vegana continua a stupirmi! Ancora zero uova e zero latte con un sapore squisito! Si intende che chi è intollerante al lattosio deve assolutamente assaggiarla!!
Vi ho detto ieri che ho fatto il latte di soia e il tofu. Queste preparazioni comportano degli “scarti” che si chiamano “okara”. Ebbene, la torta è fatta con okara e farina + marmellata. Io ho lavorato 500 g di soia (troppi!! Ho due bottiglie di latte di soia, non ce la farò mai a berlo tutto!) e di okara ne ho un sacco. Visto il successo della torta, lo congelo per le prossime preparazioni. Il latte di soia chissà se posso congelarlo…. Avete consigli? 

Questa è la torta:



L’interno (è morbidissima!!)



L’idea l’ho presa da qui ma la ricetta l’ho personalizzata al punto che è completamente diversa! :-)

INGREDIENTI

240 g di okara
150 g di farina 00
150 g zucchero (anche meno...)
olio di semi quanto basta
latte di soia quanto basta
1 bustina di lievito
1 barattolo di marmellata a vostra scelta

PROCEDIMENTO

Mescolare tutti gli ingredienti. Prevedendo un impasto duro io li ho messi nella macchina del pane, ma non è così duro. Per la quantità dei liquidi sono andata ad occhio, il necessario per avere un impasto cremoso. Diciamo comunque 50% latte di soia 50% olio di semi (l'olio evo avrebbe un sapore troppo forte, io ho usato quello di semi di girasole). A fine impasto mettere in una teglia ricoperta di carta da forno bagnata e strizzata. Ricoprire di marmellata (la mia è di albicocche: l'ho prima sciolta in un pentolino per alcuni secondi, per facilitare la spalmatura)e infornare a 180 °C per circa 35 minuti (controllate!). Io non l'ho fatto, ma all'inizio, per non bruciare la marmellata, converrebbe coprire con un foglio d'alluminio.
Quando sarà sfornata e fredda, gustate: paradisiaca!! Proverò a fare delle focaccine di okara.

CIAOOOOO

lunedì 18 ottobre 2010

Sono flexitariana. E faccio bene ;-)

Ciao! Ieri ho detto a mio marito: "voglio prendere una decisione importante..." -pausa- "diventare vegetariana". Lui non mi è sembrato stupito più di tanto e mi ha fatto notare che non mangiamo quasi mai carne (inclusi pesce e pollo). Ops? Davvero? vuoi dire che siamo già vegetariani? E insomma da un anno circa cuocio la carne veramente di rado e anche se mi piace il pesce, comprarlo qua in provincia di Milano è un'impresa (tutti pesci dell'Atlantico e decongelati vari)e perciò non mangiamo nemmeno quello... Diventare vegetariani è una scelta da fare in modo maturo e la prova del 9 subentra quando gli amici ti invitano ad una grigliata. Che dite? Penso e ripenso, e se non vegetariana, sono per certo una flexitariana e ne sono contenta.
Cito da qua


Il termine [flexitariano], che ha ricevuto nel 2003 una segnalazione dall’American Dialect Society come vocabolo innovativo più utile, indica il comportamento di un consumatore occasionale di carni, cioè di coloro che per ragioni etiche, salutistiche o anche di preoccupazione sistemica sui destini del pianeta, stanno riconvertendo le loro abitudini alimentari verso un regime semivegetariano, o ancora di coloro che consumano sporadicamente carni e che basano la loro razione su una maggiore quantità di cereali, legumi, ortaggi e frutta, meglio se freschi e di buona qualità.
A differenza del veganesimo o del vegetarianesimo, spesso ammantati di una intrinseca struttura filosofica nella visione del cibo, il flexitarianesimo indica una propensione naturale e diffusa presso i consumatori più maturi e informati delle società dell’affluenza, un comportamento dettato da un coacervo di fattori razionali e diversificati, comunque socialmente “nobili”.


Se non basta ripensare alla mucca pazza e alla febbre aviaria, forse si può riflettere sul video "meat the truth" (il secondo) presente qui
Richiederà un pochino di tempo ma ne vale assolutamente la pena. Io l'ho seguito tre volte.

Detto questo: oggi ho mangiato del tofu da me autoprodotto e bevuto del latte di soia da me autoprodotto :-)

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ciaoooo

domenica 10 ottobre 2010

Melanzana bianca



Mia mamma pensava fosse una melanzana non ancora matura... ma a giudicare dalle dimensioni era poco probabile!
Ecco allora che mi è venuto in mente il post di Tania e le ho svelato l'arcano: trattasi di melanzana bianca! Anzi, credo, per l'esattezza, melanzana bianca di Imola: l'avevate mai vista? C'è sempre da imparare!
Suppongo vada cucinata come qualunque melanzana...



Esistono anche delle piccole melanzane bianche come questa, ma che vanno mangiate quando hanno le dimensioni di un uovo... e pare abbiano un sapore simile a quello dei funghi!!

Ora vengo a sapere di una zucca nera... Appena la vedo vi posto la foto pure di quella!

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domenica 3 ottobre 2010

Frittata vegana! (senza uova)



Da non crederci quanto è buona! Insomma la mangi e non puoi credere che non c'è un solo uovo ed è squisita! Anzi è più buona perché più leggera, non ti dà quella sensazione di pesantezza di una frittata di uova!
Vado con ordine: i vegani sono quei vegetariani che non mangiano e non sfruttano in nessun altro modo i prodotti derivati dagli animali. Dal punto di vista alimentare, perciò, niente uova, latte, miele ecc.ecc.
Questa idea della frittata fatta con farina di ceci deriva da un noto blog vegano che spulcio spesso ( anche se non sono vegana e - ahimè- neanche vegetariana...) e insomma, sono soddisfatta. Nonché meravigliata io per prima. Come ogni frittata lascia libero spazio alla fantasia, io l'ho arricchita con zucca, zucchina e cipolla.

Ingredienti per 4 porzioni

100 g di farina di ceci
acqua quanto basta
sale (o salsa di soia)
mezza cipolla dorata
1 zucchina
una fetta di zucca (non l'ho pesata! diciamo più o meno del peso della zucchina)

Procedimento
Nella padella ho messo la cipolla a fettine con un po' d'acqua e di olio. Poi , in cottura, ho aggiunto zucca e zucchina a dadini, man mano che si asciugava l'acqua ne aggiungevo altra fino a cottura.
A parte ho mescolato la farina con dell'acqua sufficiente a ottenere un impasto liquidino, tipo quello delle uova sbattute. Ho messo un po' di salsa di soia, ma in mancanza va bene del semplice sale.
Quando le verdure si sono cotte e l'acqua in padella si è asciugata, le ho versate nel contenitore con l'impasto di farina e ho mescolato.
Nella padella di prima ho messo un filo d'olio e quando caldo ho versato il tutto. Lasciare friggere. Quando i bordi sono dorati, voltare la frittata aiutandosi con un piatto. Finire la cottura sull'altro lato. Impiattare!!
Credo che non farò più le frittate con le uova!
Ecco la fetta con un contorno di lattuga, porcini, olio limone e sale.



Ciaoooo!

sabato 2 ottobre 2010

Ratatouille

Ebbene sì, non mi sono dimenticata del blog! Diciamo che sono piuttosto presa dal lavoro, poi il sabato devo sbrigare 100 faccende ed eccomi... Persino la fatina mi chiede se ho intenzione di lasciarla nelle misere condizioni in cui l'avete vista l'ultima volta!

Ricettina per un gustoso contorno (o secondo vegetariano), a me tramandata oralmente come certi racconti di epica classica!


Ratatouille

Soffriggere aglio e carote a rondelle per 5 minuti. Aggiungere peperoni e mezza melanzana, tutto a pezzetti. Cuocere per 15 minuti circa, quindi salare, aggiungere olive e 16 pomodorini pachino, basilico e salvia. Continuare la cottura finché i pomodorini si cuociono un po'.





In questa foto la ratatouille fa da contorno alle fette di un tortino





Ah! E qui c'è il pane:



l'ho impastato come sempre con la mdp, poi l'ho versato su una teglia, lasciato lievitare ulteriormente e infornato. La ricetta è questa.

Ciaoooo