Quando ero piccola, a Catania, vendevano per strada dei coni di carta pieni di grovigli di alghe, proprio come in tante città ho visto vendere le caldarroste. Quelle alghe erano, in dialetto, "u mauru" ed erano alghe condite con sale e limone e mi piacevano tantissimo! Poi, l'inquinamento (o il ministero della sanità!!! ;D) le ha fatte sparire dal commercio. E ora.... che gioia riassaporare un sapore simile!! Le wakame sono raccolte nell'oceano Atlantico e non nel mar Ionio, sono larghe, u mauru era tipo aghiforme, ma che bontà! Sarà che risveglia la mia nostalgia del mare, mi pare che me ne faccia sentire profumo e sapore, quindi la componente affettiva è molto forte, nel mio giudizio. O forse sono buone e basta! Certo che non ci penso proprio a metterle in una zuppa di legumi come consigliano sulla confezione!
Ne ho prelevate 4 grammi (per 2 persone) e le ammollate per 10 minuti in acqua tiepida come indicato sulla confezione (visto che sono in vendita essiccate) e poi, aumentate di volume, le ho strizzate un po' e le ho irrorate con il succo di mezzo limone. Dopo mezz'ora (bugia, non ho resistito così tanto) le abbiamo mangiate. Bontà :)
A proposito, qui trovate le magiche virtù dell'olio di semi di lino e qui quelle delle alghe wakame e qui quelle dei semi di girasole.
Mica pizza e fichi! ;)
ciaoooo
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